Zucchero raffinato |
E’ stato calcolato
che un americano ne consuma in media in un anno dai 50 ai 60 kg. In Italia per
fortuna se ne consuma meno: siamo intorno ad una media di 25 / 30 Kg. Il problema è
che noi italiani tendiamo a seguire i comportamenti americani.
Oggi lo zucchero
oltre che nei dolci, nelle bevande zuccherate, caramelle e liquori, lo troviamo
in molti prodotti industriali, infatti basta aggiungerlo a qualsiasi cibo ed ecco che
questo diventa più gradevole (ed è proprio quello che fanno le industrie
alimentari).
Fino agli anni 70 si
consumava il 60 % di zucchero semplice acquistato nei negozi mentre il 40% era negli
alimenti confenzionati, ora la percentuale si è invertita.
Lo zucchero è il
prodotto finale di una lunga trasformazione industriale che elimina e quindi
sottrae tutti i nutrienti ( vitamine , minerali , enzimi, ) dalla barbabietola
e dalla canna da zucchero, che sono il punto di partenza per la sua produzione.
In questo processo
vengono utilizzati calce, resine, ammoniaca, acidi vari, dei quali basta sentire i
nomi per capire che di salutare c’è ben poco.
In pratica su alimenti naturali come la canna da zucchero e la barbabietola (con nutrienti sani
e in sintonia con il nostro organismo) si attuano delle modifiche che vanno a
sovvertire tutte queste proprietà.
Alla fine lo
zucchero raffinato è un alimento
calorico "vuoto", che non nutre, anzi provoca un effetto opposto, in
quanto l’organismo per poterlo assimilare e digerire cerca di riportarlo alle
origini sottraendo calcio e fosforo dalle ossa e ai denti, con aumento del
rischio di osteoporosi e carie dentali.
Lo zucchero alza
rapidamente la glicemia con relativo picco di insulina e siccome quest’ultimo è l’ormone dell’ingrassamento, possiamo dire che lo zucchero e
altamente obesogeno.
A seguito del picco
di insulina la glicemia scende rapidamente e l’organismo va incontro a ipoglicemia
e questa porta a una richiesta di glucosio con ricerca di cibi
zuccherati creando così una sorta di dipendenza.
A livello
intestinale provoca processi fermentativi con produzione di gas e tensione
addominale, inoltre crea alterazione della flora batterica intestinale con
conseguenti coliti,stipsi o diarree.
Inoltre si è visto
che l’abitudine al consumo eccessivo
di zucchero porta a infiammazione generalizzate, riduzione delle difese immunitarie,
acidificazione del nostro corpo, peggioramento della malattie cardiache, diabete e altre patologie tra cui anche quelle tumorali. Sembrerebbe che ci
sia una relazione tra elevato consumo di zucchero e malattie mentali (depressione e schizofrenia).
Dopo quanto scritto
è evidente che più si sta lontano da questo alimento ricco di calorie ma vuoto
di nutrienti meglio si sta.
Alberto
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